Una tazza di mare in tempesta

dal Moby Dick di Herman Melville

un viaggio in mare di Roberto Abbiati
in compagnia di Johannes Schlosser
musiche originali di Fabio Besana
spettacolo realizzato con il contributo di Armunia

Ogni volta che mi accorgo di atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell’anima scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me… allora dico che è tempo di mettermi in mare al più presto, questo è il mio surrogato della pistola e della pallottola. Il mare. Che mare? Il rumore del mare. Cosa ti fa venire in mente il rumore del mare?
Il Moby Dick di Melville. Un libro. Tutto il mare in un libro.
Una piccola installazione, una piccola performance, per poco pubblico che assista a piccoli oggetti che evochino grandi cose.
Tutto rubato da Melville, per pochi minuti. Come se si fosse nella stiva di una baleniera.

“Guardatela bene: è inconfondibile, è proprio Moby Dick. Stava chiusa in un gabbiotto, uno scatolotto di legno, lungo quattro metri, alto e largo due, in cui il genio teatrale di Roberto Abbiati l’ha ridotta a uno spettacolo di 15 minuti per 15 spettatori offerto come Una tazza di mare in tempesta.” Alessandra Iadicicco, Il Giornale

“Si può mettere Moby Dick anche in una scatola. La gigantesca balena, con tutto il peso dell’ immaginario che si porta dietro non ne soffrirà, abituata com’è alle riduzioni che editoria, cinema, teatro ne hanno fatto nel corso degli anni. In una scatola di quattro metri per tre, Abbiati racconta il classico di Melville servendosi di pochi oggetti: disegni, sculture, lampadine.” Cristina Taglietti, Il Corriere della Sera

“Tutto si svolge, vi dicevo, in una scatola. Sì, una scatola, in cui è capitato anche a me di entrare, un certo pomeriggio piovoso, condotta per mano dal mio caro amico regista Carlo Mazzacurati. Ebbene, in soli quindici minuti, insieme con altri quattordici spettatori, ho assistito al prodigio della resurrezione dell’odissea di Ahab, alla follia del suo morboso inseguimento della balena bianca.” Nadia Fusini, Repubblica

*Ogni replica è riservata a soli 20 spettatori. Per la particolare tipologia di spettacolo si prega di rispettare la massima puntualità.

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